ANAS Marche ha presentato “Ora siamo ciechi”, il libro di Antonio Vento

“La vita, oltre che del tempo e dei pensieri, si avvale anche delle facoltà sensitive, che fanno parte del corredo neurologico di ogni essere vivente. Non siamo solo noi esseri umani a sentire ogni cosa che proviene dall’ambiente esterno, ma anche gli animali e le piante…”

Così inizia il nuovo romanzo “Ora siamo Ciechi” del professor Antonio Vento, presentato nella giornata di sabato 18 febbraio, presso il teatro delle Logge, di Montecosaro.

L’evento organizzato da Anas Marche con il patrocinio del comune di Montecosaro e la collaborazione di altre associazioni, ha visto presenti l’editore Marco Corradi e l’autore che hanno illustrato, in maniera sintetica vista l’ampiezza della tematica trattata, il senso e il significato di quest’opera, spiegandone le ragioni per cui è stata consegnata alla casa editrice che ne ha reso possibile la pubblicazione.

Psichiatra, criminologo e docente universitario, il Professor Antonio Vento, attraverso le parole affidate alle pagine del libro, prova a dare una lettura culturale e sociale della realtà che stiamo vivendo. Aiutato dalla formazione accademica e dall’esperienza maturata nel suo lavoro, arricchisce il testo con numerosi riferimenti di famosi filosofi e preziosi contributi tratti dalla psicanalisi, fornendo una chiave di lettura di una società nella quale siamo immersi ma che non sempre riusciamo ad afferrare e capire.

Tanti gli interventi che le sue parole hanno suscitato, ricordiamo Il saluto del sindaco di Montecosaro, il prof Reano Malaisi, cha ha sottolineato quanto sia fondamentale creare e dare spazio a momenti di formazione e approfondimento. Importante la riflessione del Dott Antonio Lufrano, portavoce nazionale di Anas, che ha tenuto ad evidenziare il ruolo delle associazioni che in sinergia con le istituzioni, hanno il compito di sviluppare progetti di miglioramento e portare avanti la vivacità intellettuale e culturale nel territorio. Infine i saluti dell’avvocato Jacopo Severo Bartolomei presidente dell’Associazione Culturale New Frontier, che ha collaborato attivamente alla buona riuscita dell’evento.

 

Il ROMANZO

 

Una metastoria ambienta a Roma in cento giorni di oscurità. Una prova coraggiosa di letteratura, che sfida i tempi e le mode.

Protagonisti principali dell’opera sono Leonardo e la sua famiglia. Queste vivono vicende complesse in cui la stessa città di Roma diventa un personaggio amaro. Un personaggio che inasprisce ancora di più la situazione già complicata: tra furti, immondizia, clochard, topi e gabbiani sempre più aggressivi. Leonardo, come anche i suoi amici e familiari, vivono un momento in cui tutto è caos, tanto che la psiche del protagonista nel risentirà tra visioni e metamorfosi inaspettate. Nel buio s’infittisce che il silenzio e il sesso si incontreranno per le strade romane. Non ci sarà più fede ma solo angoscia esistenziale. Tornata la luce, gli occhi ritroveranno la gioia della rinascita in una società senza pregiudizi. Un nuovo umanesimo. Il linguaggio del romanzo è complesso e mette in atto ricerche semantiche, di comunicazione, ritmiche, grammaticali e a tratti poetiche e musicali.

 

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